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Non c’è crucco non c’è inganno

9 febbraio 2011 1 commento

Gary Lineker diceva: «Il calcio è un gioco semplice, dove 22 uomini rincorrono un pallone e, alla fine, vince la Germania».  Tranne quando gioca contro l’Italia. La frase dell’ex capitano inglese potrebbe valere anche per l’economia: alla fine, vince la Germania. Soprattutto quando gioca contro l’Italia.

La serie A ha un indebitamento complessivo di 2 miliardi 225 milioni di euro. Stanno peggio Liga e Premier Ligue. I soli club inglesi contabilizzano passività per 4 miliardi. Anche se poi gran parte di questo passivo è dovuto a investimenti “positivi” che in Italia mancano: stadi di proprietà e settori giovanili. I debiti di Inghilterra, Italia e Spagna infrangono il cosiddetto fair play finanziario preteso dal presidente Uefa Michelle Platini. Chi è l’unico campionato che invece lo rispetta? La Bundesliga. A pesare sull’indebitamento Italiano sono soprattutto gli ingaggi pagati ai calciatori, che bruciano i tre quarti del fatturato. Tra i grandi campionati europei, qual è quello con la minore incidenza degli stipendi sul totale dei costi? La Bundesliga, con il 51%. La serie A fatica anche nella classifica dei ricavi. È solo quarta (con 1,494 miliardi). Vince la Premier League, con 2,3 miliardi. La Bundesliga, campionato elegante quanto i turisti tedeschi con sandalo e calzino bianco, è secondo (1,575 miliardi). Un aumento dei ricavi del 10% gli ha permesso di scavalcare la giocoliera Liga spagnola (terza con 1,501 miliardi).

‘Sti crucchi saranno anche bravi coi conti, ma non con il pallone tra i piedi… Secondo il ranking Uefa il campionato più bello è la Premier Ligue. Poi la Liga. Fino al 2010 l’Italia era terza. Oggi è quarta. Superata da chi? Dalla Bundesliga! Che così ci soffia anche un posto in Champions League. Almeno ci salverà la nazionale! Nella classifica Fifa gli azzurri sono tredicesimi (tredicesimi!). La Germania terza.

Ma che c’entra il tifo con l’economia!? E che m’importa delle classifiche?! Nonostante tutto, stasera potrò urlare senza pensare a nient’altro «Forza Ital»…no, vabè…Ah! ecco: ho trovato: Boninsegna Burnich Riva Rivera. Rossi Tardelli Altobelli. Grosso Del Piero.