Archivio

Posts Tagged ‘milano’

Ortomercato: tra lavoro nero e caporalato

Milano. Nella città di piazza Affari e dell’expo, c’è ancora chi scavalca una recinzione per andare a scaricare frutta. In nero. Una videoinchiesta di Paolo Fiore e Lidia Baratta. Anche questa è economia. Ma per nulla leggera.

pubblicato anche su espresso.it

Figaro padano

15 febbraio 2011 1 commento

B-B-Bra…No, non ce la faccio…Bravvvv…dai, un bel respiro, e tutto d’un fiato. Dai! via il dente via il dolore: bravoilministrocalderoli. L’ho detto! l’ho detto! È – quasi sicuramente – arrivato il taglio di 7mila poltrone politiche negli enti locali. Una bella sforbiciata, considerando che i posti disponibili oggi sono 27mila. Giù dalla poltrona i direttori generali: alle città con meno di 100mila residenti basta un segretario. L’accetta colpisce i consigli di quartiere (che ci saranno solo nelle città con più di 250mila abitanti). Chiuderanno quindi i consigli circoscrizionali – tra le altre- di Trieste, Ravenna, Cagliari, Rimini, Salerno, Latina e Novara: 823 ruoli politici in meno (oltre che la rinuncia a otto consiglieri e quattro assessori per campanile).

Il faccione sagace di Calderoli sarà anche l’incubo delle giunte. Soprattutto nei comuni tra i 30 e i 100mila abitanti, dove i posti in giunta passano da dieci a sei. Quattro assessori anziché sette per i comuni tra i 10 e i 30mila abitanti. Per i centri più piccoli si taglia solo un posticino. Guardando alle grandi città che già sono lanciate verso le elezioni, Milano perderà 12 consiglieri su 60, Napoli e Torino 10, Bologna 9. Non è che lo sfoltimento delle giunte comporti chissà quale risparmio. Le indennità restano alte. Un assessore milanese guadagna 3800euro al mese. Netti. Un consigliere non ha uno stipendio fisso. Viene pagato a gettone, 120 euro lorde a seduta: convocando consigli a capocchia si arriva a 2000 euro. Cui però vanno aggiunti dei simpatici gadget. Ogni assessore ha diritto a un’auto blu. I consiglieri comunali hanno un pass per viaggiare nelle corsie dei mezzi pubblici. Possono aver uno sconto del 30% sugli abbonamenti Atm. Essenziale è anche la dotazione di un cellulare e di un computer. Ma è un altro il benefit fondamentale per l’esercizio delle funzioni politiche: partite e concerti gratis a San Siro (forza Inter forza Milan forza Vasco Rossi).

Detto questo, l’operazione Calderoli (e Tremonti) è, se non altro, un segnale positivo. E di questi tempi – e con questi personaggi – ci accontentiamo dei segnali. Purché vengano confermati. Il tagli era già stato deciso lo scorso anno. Per poi essere rimandato al 2011. Speriamo che Calderoli, da buona forchetta quale – si vede – è, non si rimangi la parola. Non vorrei che sia stato vano lo sforzo di dirgli br…bravvv…No, una volta basta.